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27 agosto 2023

UCI World Cup: a Vallnord vince il freddo

A distanza di due settimane dall’appuntamento iridato di Glasgow Luca Braidot, Martina Berta, Nadir Colledani e Sara Cortinovis sono tornati ad indossare la maglia del Team Santa Cruz Rockshox per il quinto appuntamento della UCI World Cup che ha fatto tappa a Vallnord nel Principato di Andorra…

Un test importante per Sara Cortinovis tornata in gara dopo quella caduta nel corso del secondo giro che gli è costata il mondiale scozzese. 13º posto per lei nello short track di giovedì ed un 16º posto quest’oggi nella gara XCO evidentemente condizionati dall’infortunio al gomito non ancora completamente recuperato.

“Dopo la caduta di Glasgow non sapevo nemmeno se sarei riuscita a rientrare in tempo per la coppa. Da questo punto di vista la maglia tricolore è stata certamente un grande stimolo. Portare a termine le due gare è già stato quindi un buon risultato per me. Il gomito mi da ancora noia, spero di recuperare al 100% in tempo per Les Gets” – Sara Cortinovis

Bene anche la campionessa italiana Martina Berta, la migliore dei nostri questo weekend, 4ª nell’XCC di venerdì ed oggi ottima 6ª ad un soffio dalla top five, che si conferma ancora una volta tra le donne più forti del panorama mondiale.

“Sono piuttosto contenta del fatto di riuscire sempre ad essere li davanti a giocarmela con le prime. Un po’ meno del fatto che sia venerdì che oggi sono arrivata ad un soffio dal podio e dalla top five. Ma oggi c’era veramente tanto freddo e nonostante abbia provato fin da subito a tenere la testa del gruppo ed abbia recuperato qualche posizione nel finale, ho fatto veramente fatica per gran parte della gara.” – Martina Berta

Freddo e pioggia protagonisti anche nella gara maschile. Luca Braidot, dopo un buon 6º posto nella prova XCC di venerdì, ha sofferto per sette interminabili tornate nel tentativo di contrastare le difficoltà causate dal freddo oltre al filo da torcere dato dagli avversari. Unica piccola soddisfazione di giornata la volata per l’11º posto vinta ai danni della leggenda Nino Shurter. Più sfortunato Nadir Colledani che oltre ad essere costretto a lottare per risalire dalle retrovie è stato vittima di una foratura che lo ha costretto a percorrere a piedi quasi mezzo giro prima di trovare i box per il cambio ruota. Sosta fatale, al freddo e sotto la pioggia battente, che di li a poco lo ha costretto ad alzare bandiera bianca abbandonando la corsa.

“Che dire? Tanto freddo e probabilmente la gara dove ho fatto più fatica quest’anno. La condizione è buona e le mie aspettative su questo tracciato, non lo nego, erano altre. Purtroppo non è stato facile adattarsi in così poco tempo a questo repentino cambio di condizioni.” – Luca Braidot

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